AAA scienza cerca cittadini . Idee per una conoscenza attiva, condivisa e partecipata
Sessione del convegno SHAREITALY 2016 a cura di Giovanna Ranci Ortigosa e Sarah Dominique Orlandi di Scienza Collaborativa.
Può la scienza chiedere aiuto ai cittadini? Possono i cittadini di ogni parte del mondo partecipare a nuove scoperte scientifiche? E’ quello che succede nei progetti di Citizen Science, che coinvolgono – attraverso piattaforme web e iniziative in scuole, parchi e musei – volontari di diversi Paesi e di ogni età, pronti a osservare e raccogliere dati sull’ambiente – come l’avvistamento di un animale o il momento di fioritura di una pianta – piuttosto che a classificare immagini astronomiche. Questa collaborazione porta effettivamente un beneficio alla ricerca scientifica? Questi progetti possono essere anche un efficace strumento di divulgazione scientifica e di partecipazione dei cittadini, per esempio, nella cura del proprio territorio? La Citizen Science apre una prospettiva per una scienza più democratica?
A confronto con alcuni protagonisti della Citizen Science:
Andrea Sforzi – Direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma e membro del Board of Directors della ECSA European Citizen Science Association
Alba L’Astorina – giornalista e ricercatrice presso l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Gruppo di ricerca “Studi sociali su Scienza, Comunicazione ed Educazione”